Sai quelle frasi che ti sfiorano....passano veloci sulla rete viaria del cervello senza trovare un'area di sosta disposta a fornirgli ristoro.
Parole che riaffiorano mentre sto riempiendo d'acqua la borraccia. Ma se il barista gli ha suggerito la Coca.....cazzo, vuoi vedere che?
Mi guardo in giro con l'aria di chi sta commettendo un illecito sportivo.
Apro il frigo, mani sulla Coca Cola ed indifferenza assoluta.
Fiuuu fiiiiiii, fiuuu fiiiiiiii.
L'uomo in divisa fa sempre la sua figura. M'illudo che l'assioma valga anche se sia io stesso a riempire l'uniforme. La cremina superficiale ostacola l'affondare dello zucchero, prova inequivocabile che quel caffè ha un basso coefficiente di penetrazione.
La Barista Preferita ancora una volta ha fatto un ottimo lavoro.
Risalgo in bici e riparto. Anzi, tento di ripartire. La macchina é troppo veloce, esito e metto il piede a terra dimenticando che il pedale è agganciato alle scarpette.
Mentre sono steso sull'asfalto ho una sola preoccupazione: giro la testa all'indietro.
Fiuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuu........sono fuori dalla visuale della Barista Preferita.
Punto ad ovest, senza una meta precisa, sull'asfalto noto le frecce gialle con la scritta "TRI".
E' il percorso ciclistico del Triathlon Sprint di Villafranca. Basta un attimo e con la testa sono già in gara.
Su il culo dalla sella e vai di pedivella. Salgo agile a Custoza, rifiato e fermo per sempre quell'attimo nell'infinito di un'immagine.
Mi lascio guidare dalle frecce gialle, discesa, salita, Monte Mamaor, Valeggio e chiudo il cerchio verso gli impianti sportivi.
Però che schifo la Coca Cola calda allungata con l'acqua.
La salita che porta a Custoza e la pianura senza fine |
Anca sta olta eccoli chì,
RispondiEliminaa rompar i ovi a mì,
iè du pensionati AMT(ì)
più zoani p.... *ì,
i poderea pedalar altri dì,
ma lori i vien al giovedì,
per la Capitenne, avi capì!
La bela squadra lè finì.