sabato 4 giugno 2016

Il sorriso della cinese

La pioggia minaccia reiteri mentre salgo le Torricelle. Male che vada farò presto a ritornarmene a casa. Al terzo anello butto l'occhio nel mattatoio dove, nelle serate d'estate, mascelle cannibali sbranano il galletto alla brace.
Mi fermo per un caffè, la location domina la city.
Guardando il panorama ringrazio Dio per la salute copiosa che mi ha regalato.
Mentre una cinese chiacchierona mi prepara il caffè, non posso fare a meno di pensare a quanto sia radicata la veronesità in questi luoghi. Qui una "zeta" non la trovi nemmeno a pagarla.
Mi confida la preoccupazione per una stagione ostacolata dall'incertezza del tempo e racconta di un secondo ristorante che gestisce da anni.
- Nostra specialità renga e pearà
Una cinese che cucina i piatti tipici della mia città.
Mi scuso per essere scoppiato a ridere e tento di spiegare come, nell'esondazione di ristoranti cinesi, la situazione sembri paradossale.
- Io qua da venti anni. Rimasta solo la faccia da cinese.
Infilo l'antipioggia e scendo in moviola per evitare scivolate.
Non saranno due gocce d'acqua a cancellarmi il sorriso stampato sul volto della cinese.

Nessun commento:

Posta un commento