Il post lo imbastisco nelle ultime dieci vasche, quando l'ossigeno inizia a disertare la corteccia cerebrale.
Fermo il crono con un 17 basso che gratifica il prolungatissimo fermo motori.
È il momento della mortificazione corporale.
Blocco le caviglie con un robusto elastico giallo.
Lo vidi fare dalla Pellegrini, sbirciandole il tatuaggio dalla corsia accanto.
Rischiando indecoroso affondamento trascino il cilicio per un paio di avanti e indré, ringraziando la buona sorte che a quell'ora mi ha riservato una piscina deserta.
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