giovedì 1 maggio 2014

Attrito volvente

La divisa dello Squadrone mi sta a pennello.
Fresca, pulita e profumata. Ho una gran voglia di impuzzolentirla di fatica e sudore.
Dio.....tira un pochino in vita, ma non posso mica star lì a guardare i dettagli.
Pompo la bici. Otto atmosfere. Vaffanculo attrito volvente.
Cazzo è 'sto raggio a pingoloni?
Basta un raggio per mettere ko le ruote moderne. 
Penso. Mi siedo sul divano e penso. Caschetto in testa, lancette che girano.
Il trenino é perso. Il sole picchia forte. Quasi quasi prendo la MTB.....
Ciclabile fin dove esiste e sbuco a Bardolino, proseguo fino alla spiaggia a nord di Garda in una sorta di sopralluogo, perché sarà in quella baia dalla bellezza esagerata che tra qualche settimana il Re della quarta corsia si trasformerà in una grossa medusa lacustre.
Lo smartphone mi chiama, vuole immortalare il momento.
Sono circondato da un miliardo di sassi lisci e smussati dalla voracità dell'acqua.
Il telefono mi sbrissia dalle mani e cade sull'unico sasso appuntito della spiaggia.
Forse non se n'é nemmeno accorto, ma é spirato così in una mattinata calda e soleggiata.
Rinuncio alla pausa caffè.
Non tanto per mettere da parte la prima monetina per il nuovo smartphone....é che mi ha abbandonato anche la banconota da dieci euro infilata nel borsellino sottosella lasciato sciaguratamente aperto....

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